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Avis comunale, il valore del dono cresce ancora

I donatori sono oltre 4.500 e le donazioni segnano un +33% rispetto al 2008 Domenica il Giubileo

Una grande famiglia con la cultura del dono. Una virtù che accresce ulteriormente il valore dell’ attività svolta dall’AVis nel territorio cittadino grazie al sostegno degli oltre 4.500 soci iscritti all’associazione presieduta da Alberto Facella, Dal 2008 a oggi, il numero dei donatori iscritti all’Avis comunale è aumentato di quasi quarantasei punti percentuali (da 3.102 a 4.526 soci). E nello stesso arco temporale le donazioni sono cresciute del 33%. «L’indice donazionale – spiegano dal quartier generale – dato dal rapporto tra donazioni e donatori, nel 2008 era pari a 2,20 (2,20 donazioni per ogni donatore), mentre dal 2012 è calato a 2 perché ogni anno molti soci fanno solo una donazione soprattutto i nuovi iscritti».
Un buon numero di bresciani ha sposato il progetto dell’Avis eppure si può fare ancora di più. Lo ha ricordato anche nell’ultima assemblea Facella, evidenziando un aspetto fondamentale: «L’invecchiamento della popolazione e i continui progressi della medicina comportano un aumento costante della richiesta di sangue e suoi componenti, veri e insostituibili farmaci d’emergenza». L’obiettivo di Facella è di raggiungere i 5 o 6 mila iscritti
L’esortazione che arriva dalla sede cittadina dell’Avis quindi è sempre la stessa: «Andate a donate il sangue». Una sollecitazione che per certi versi rappresenta una sfida: ogni giorno infat¬ti prosegue l’impegno a dif¬fondere, soprattutto fra i giovani, il valore del dono gratuito e anonimo.
Attualmente, gran parte dei donatori dell’Avis comunale hanno un’età compresa trai 35 e i 45 anni; l’intenzione dell’associazione è quella di allargare la partecipazione dei 20-30enni, che assicurerebbe il giusto ricambio e una lunga permanenza come so-ci. «Il dono – ha scritto in un recente saggio la collega Rosalba Miceli. – è sempre “dono di noi stessi ad un altro come noi”: è la piena realizzazione della struttura dell’umano come essere per altri. Ed è per questo che il dono ci lega con una forza più potente di ogni altra. Dono e legame creano un circolo virtuoso, rafforzandosi a vicenda. La gratuità del dono – ha evidenziato là giornalista – apre ad uno scambio sociale basato sulla fiducia che è il presupposto di base per creare un legame sociale, una comunità. È un investimento sull’altro, sul mondo, sulle possibilità umane».
L’iniziativa. Una linea di pensiero probabilmente condivisa dai vertici dell’Avis provinciale, che d’intesa con il responsabile della Pastorale della Salute della Diocesi don Gianluca Maugeri, ha proposto per domenica in Cattedrale la possibilità di lucrare per tutti i volontari l’indulgenza del Giubileo. «E’ nostra intenzione condividere questa esperienza con tutte le consorelle avisine e le altre realtà del volontariato sanitario e del dono» precisa una nota. L’appuntamento è alle 17 con il passaggio alla Porta della Misericordia e alle 18,30 con la Santa Messa.

 

Fonte: Giornale Di Brescia